Skip to main content

L’ecodesign (anche conosciuto come design sostenibile o design ecologico) è un processo fondamentale nell’ottica di un modello di economia sostenibile. In questo articolo scopriremo nei dettagli i suoi principi, le normative che lo regolano, il ruolo che riveste nel mondo dell’arredamento e i motivi per cui dovresti sceglierlo per l’ambiente in cui vivi e lavori.

Cos’è l’ecodesign: definizione

L’ecodesign è sia una filosofia che un approccio pratico: consiste nell’integrare criteri di protezione ambientale ed ecosostenibilità nell’intero ciclo di vita di un prodotto, dall’ideazione al processo di produzione fino al suo utilizzo e smaltimento. Lo scopo è proprio quello di ridurre al minimo l’impatto ambientale del prodotto, tenendo conto dei materiali utilizzati, dei processi di produzione e della sua durata nel tempo.
In parallelo, l’ecodesign si impegna anche a garantire un livello qualitativo adatto all’impiego ideale del prodotto.

Perché abbiamo bisogno dell’ecodesign

Il genere umano consuma una grande quantità di risorse naturali.
La nostra capacità di creare sostanze e materiali non presenti in natura genera spesso delle trasformazioni irreversibili che si traducono in risorse non rinnovabili. Usiamo questo termine per descrivere materiali che vengono creati tramite un processo irreversibile, possono essere utilizzati una sola volta e impiegano anni a venire smaltiti, generando al contempo una dissipazione di calore, CO2 o altre emissioni tossiche per l’equilibrio ambientale – il petrolio è un chiaro esempio di risorsa non rinnovabile.
Design eco-friendly

Di contro, una risorsa rinnovabile è definibile come una materia o una fonte di energia riproducibile in natura in tempi ridotti (ad esempio il sole, il vento e l’acqua sono ottimi esempi di risorse rinnovabili). I materiali riciclati sono anch’essi classificabili come risorse rinnovabili, in quanto sono derivati da altri materiali (ad esempio scarti di lavorazione industriale) che riacquistano o conservano le caratteristiche iniziali. Lo stesso discorso vale per le sostanze biodegradabili.
L’ecodesign è quindi una scelta etica per la conservazione delle risorse del nostro pianeta e per la sua sopravvivenza, in quanto tiene conto sia delle materie prime impiegate nella produzione che dell’energia spesa e dissipata in ogni fase del ciclo di vita del prodotto. 
Rappresenta la naturale evoluzione del processo di progettazione, associando la necessità di un continuo sviluppo economico alla corretta gestione delle risorse a nostra disposizione.

I principi

L’ecodesign supporta l’intero ciclo di vita di un prodotto in una prospettiva di economia circolare, risparmiando e ottimizzando al meglio le risorse naturali. I suoi principi tengono in considerazione una serie di criteri specifici distribuiti in cinque diverse fasi del ciclo di vita:

  • Estrazione e fornitura delle materie prime;
  • Produzione;
  • Distribuzione;
  • Utilizzo da parte del consumatore;
  • Fine vita (recupero e riciclaggio).

I principali criteri presi in considerazione nell’ecodesign sono:

  • Il consumo di materie prime;
  • Il consumo di energia;
  • Le emissioni rilasciate nell’ambiente;
  • L’impatto climatico;
  • L’impatto sulla biodiversità.

Alcuni degli obiettivi che si prefigge il design sostenibile sono il risparmio delle materie prime (ovvero l’utilizzo di meno materiali e risorse per la fabbricazione dei prodotti), l’impiego di materiali ottenuti con un impatto ambientale minimo, la riduzione delle emissioni e dell’inquinamento e la semplificazione del riutilizzo o del riciclaggio.

Arredamento kindof

Un approccio di ecodesign non si limita alla sola filiera produttiva: coinvolge molti attori, a partire da chi estrae i materiali di produzione fino tutte le persone e le strutture coinvolte nel resto del ciclo di vita di un prodotto, come rivenditori, trasportatori e consumatori.

Direttive e regolamenti

Esistono normative specifiche che governano l’ecodesign e certificano i prodotti sostenibili lanciati sul mercato.
La Direttiva dell’Unione Europea 2009/125/CE stabilisce un quadro per definire requisiti ecologici obbligatori per i prodotti che consumano energia venduti in tutti i 28 Stati membri. Attualmente copre oltre 40 gruppi di prodotti, responsabili di circa il 40% di tutte le emissioni di gas a effetto serra nell’UE. 
Un prodotto frutto del design ecologico deve anche essere accompagnato da informazioni accurate a disposizione dei consumatori. Queste informazioni coprono tutti gli elementi che definiscono un prodotto frutto dell’ecodesign, come ad esempio:

  • Una definizione di ecodesign secondo lo standard ISO 14062 o la Direttiva 2009/125/CE;
  • Una descrizione delle componenti che sono state eco-progettate (prodotto, parti del prodotto, imballaggio…) se il prodotto non è al 100% eco-progettato;
  • Le principali caratteristiche ambientali del prodotto o dell’imballaggio;
  • Informazioni qualitative e quantitative sulle riduzioni dell’impatto ambientale ottenute grazie al processo di ecodesign.

 

I materiali

Alcune tra le materie prime maggiormente impiegate nell’ecodesign sono il legno, il ferro, la carta e il vetro. Nella scelta dei materiali ottimali è sempre necessario considerare:

  • Il livello di contenuto vergine e riciclato dei materiali;
  • Il loro impatto ambientale;
  • Il mix di materie più sostenibile.

È inoltre necessario considerare se i materiali possono essere estratti, riutilizzati o rigenerati al termine dell’utilizzo.

Materiale riciclato

Esempi di ecodesign

L’ecodesign è ovunque.
All’interno degli edifici, i sistemi di design sostenibile controllano la temperatura, riscaldano l’acqua dello stabile e gestiscono l’illuminazione e gli apparecchi con una frazione dell’energia richiesta dai metodi convenzionali.
Il bambù, una pianta legnosa a crescita rapida e abbondante, ha iniziato a sostituire materiali meno sostenibili come materiale per la pavimentazione.
Aziende come IKEA producono mobili realizzati con plastica riciclata e altri designer stanno persino sperimentando sedie e divani realizzati con erba secca e foglie. 
Anche i calzolai sono diventati green, producendo calzature con materiali riciclati come pneumatici per auto, imbottiture per tappeti e carta.
Infine, i mobili di Kindof sono un altro esempio perfetto di ecodesign: prodotti da acciaio riciclato (rottame di qualità) e realizzati con un design monomaterico per ridurre gli sprechi, sono concepiti per durare a lungo e possono essere totalmente riciclati al termine del loro utilizzo.

Come scegliere l’ecodesign per la tua casa

Scegliere di aderire ai principi dell’ecodesign in qualità di consumatori, e quindi fare scelte più consapevoli per la nostra casa o il luogo di lavoro, è sicuramente un primo, importantissimo passo per unirci alla “rivoluzione green” che sta coinvolgendo la produzione industriale.
Abbiamo tuttavia la responsabilità di assicurarci che le nostre scelte siano realmente ecologiche. Le informazioni contenute in questo articolo sono un ottimo punto di partenza e possono aiutarti a porre domande chiave a venditori e produttori, ad esempio “i materiali utilizzati sono biodegradabili o riciclabili?” oppure “l’energia utilizzata per l’estrazione delle materie prime è rinnovabile?”.
Prima di acquistare un nuovo elemento d’arredo, visita il sito web del produttore e informati sulle sue politiche di sostenibilità. Molto spesso chi aderisce all’ecodesign è molto trasparente sul processo di produzione.
Oltre all’acquisto consapevole, al riciclaggio e al riutilizzo, l’ecodesign a casa coinvolge anche un uso efficiente dell’energia. Ad esempio puoi scegliere di installare finestre a doppio vetro per un migliore isolamento termico, utilizzare luci a LED per migliorare l’efficienza e durata delle lampadine e passare ad un fornitore di energia elettrica ricavata da risorse rinnovabili.

Sostenibilità

Conclusione

Anche se siamo ancora molto lontani da un mondo in cui la sostenibilità è lo standard seguito da tutti i produttori, è chiaro che l’ecodesign diventerà sempre più comune negli anni a venire. Aderire ai suoi principi nella nostra vita quotidiana è un gesto d’amore verso il pianeta in cui viviamo e verso l’umanità intera.